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Come funziona la diluizione del CO e perché è utile?

Si-CA 230 CO dilución

Alcuni analizzatori di combustione sono dotati di una funzione di diluizione del monossido di carbonio (CO), soprattutto se sono destinati a sistemi ad alta potenza. Questa funzione è una protezione fondamentale contro i gas potenzialmente nocivi emessi da generatori di calore ad alta potenza o regolati male. Qui approfondiamo cosa, perché e come della diluizione del CO.

Come funziona la diluizione del CO?

Un analizzatore di combustione cattura i fumi di una caldaia o di un motore a combustione interna. Questi fumi vengono poi distribuiti ad una serie di celle di misura, nelle quali è presente un sensore progettato per misurare la concentrazione di un particolare gas.

Oltre ad essere tossico per gli organismi viventi, il CO può anche danneggiare sistemi e componenti di misura. Ecco perché la diluizione del CO serve prima di tutto a proteggere la cella di misura del CO all'interno di un analizzatore di combustione.

I fumi prodotti da una caldaia o da un motore correttamente tarati, contengono in genere basse quantità di CO. Ma un analizzatore di combustione utilizzato su altri sistemi può essere esposto ad alte concentrazioni di questo gas, pertanto deve essere diluito.

CO Dilution

Il sistema di diluizione entra in funzione automaticamente quando il valore della concentrazione di CO supera una soglia definita dall'utente. Generalmente si consiglia di impostare una soglia di circa 500 parti per milione (ppm), o leggermente superiore per le celle particolarmente robuste. Più bassa è la soglia, maggiore è il grado di protezione della cella di misurazione del CO. Per questo motivo, non ha senso sovraccaricare la cella con concentrazioni particolarmente elevate (la soglia per il nostro analizzatore Si-CA 230 può essere impostata tra 100 e 4.000 ppm). Quando questa soglia viene superata, si accende una seconda pompa all'interno dell'analizzatore, che aspira l'aria ambiente dall'esterno del tubo di scarico fumi.

Quest'aria diluisce i gas aspirati dalla pompa principale in modo mirato. Poiché l'analizzatore misura l'entità di questo effetto di diluizione, può ricalcolare le concentrazioni registrate dalle celle per produrre i valori effettivi. Questo, in poche parole, è il modo in cui funziona un sistema di diluizione del CO: riduce la concentrazione del gas per proteggere la cella di misura del CO.

CO Dilution Sauermann

In quali circostanze è particolarmente importante la diluizione del CO?

  • Per i professionisti che utilizzano abitualmente il loro analizzatore con sistemi ad alta potenza o con scarsa manutenzione. In questi casi, la diluizione del CO ridurrà drasticamente l'esposizione della cella, consentendo una durata di diversi mesi o addirittura anni.
     
  • Per i professionisti che vogliono risparmiare tempo ma eseguono diverse analisi in successione, nel qual caso lo strumento deve essere in grado di continuare in poco tempo a prendere le misure dei fumi delle diverse caldaie. Se non viene diluito il CO, la concentrazione di questo gas potrebbe diventare troppo elevata, costringendo il professionista a sospendere il processo in attesa che i fumi vengano espulsi dall'analizzatore.
     
  • Per i professionisti che lavorano su un ampio spettro di sistemi, da generatori di calore ad alta potenza alle caldaie domestiche spesso trascurate, che emettono grandi quantità di CO.
     
  • Per caldaie a gasolio o a legna, che emettono intrinsecamente alte concentrazioni di CO.
     
  • Per le analisi eseguite immediatamente dopo la pulizia dell'unità di riscaldamento della caldaia, e viene accesa la caldaia, bruciando i residui inevitabili, che rilasciano elevate quantità di CO per alcuni minuti.
Si-CA 130

Cosa succede se l'analizzatore non dispone di un sistema di diluizione del CO?

Se il vostro analizzatore non ha un sistema di diluizione del CO, non è un problema. Si può bypassare questa opzione purché si prendano alcune precauzioni:

  • Scegli un analizzatore con una robusta cella di misura del CO in grado di gestire alte concentrazioni. I nostri modelli Si-CA 030 e Si-CA 130 fanno parte di un gruppo selezionato di modelli, entro una fascia di prezzo, dotati di celle in grado di gestire concentrazioni di CO fino a 8.000 ppm. Sono compatibili con la maggior parte dei sistemi di combustione domestici e commerciali.
     
  • Attendere che si abbassi il tenore di CO che si verifica quando una caldaia viene accesa, soprattutto se il corpo scaldante è stato appena pulito. I picchi di CO sono perfettamente normali: si verificano ogni volta che inizia il processo di combustione, indipendentemente dal combustibile che viene bruciato.
     
  • Utilizzare una pompa fumi per caldaie a gasolio al fine di evitare brutte sorprese dovute a intasamento o taratura errata, che produrranno fumi molto carichi dalla caldaia. L'utilizzo di questo tipo di pompa proteggerà anche il filtro fumi nel sifone sul tubo di raccordo della sonda.
     
  • Assicurarsi di impostare una soglia in modo che l'analizzatore si spenga se la concentrazione di CO supera un certo livello. Questo è un ottimo compromesso: si prolunga la durata della cella, ma si è in grado di continuare ad analizzare e configurare caldaie che emettono elevate quantità di CO. Per un valore stimato di 8.000 ppm, l'impostazione di una soglia inferiore a 5.000 ppm farà durare più a lungo la cella, mentre una soglia di 7.000 ppm consentirà di operare su una gamma più ampia di caldaie.

I nostri analizzatori Si-CA 030 e 130 sono dotati di un sistema di interruzione automatica della pompa, con una soglia regolabile dall'utente compresa tra 1.000 e 8.000 ppm. La soglia sul nostro modello Si-CA 230 può essere impostata fino a 10.000 ppm.
 

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